Capitale naturale e risorse per il futuro dell’Italia (FOE 2020)

Capitale naturale e risorse per il futuro dell’Italia (FOE 2020)

Durata: Dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2029 (10 anni)

Principal Investigator: Fabio Trincardi (ISMAR)

Referente IPCF: G. Barcaro

Settore ERC: PE4_13 Theoretical and Computational Chemistry

Nel nostro Paese sta crescendo la consapevolezza di come sia ormai ineludibile collegare lo sviluppo con l’economia circolare, evitando lo sfruttamento insostenibile delle risorse naturali assunte illusoriamente come infinite, ma basandosi sull’idea di riuso, riciclo e riduzione dell’impronta ecologica. Si tratta di un cambiamento di prospettiva necessario per mantenere l’ambiente planetario all’interno di limiti accettabili, che consentano di mantenere e migliorare una società sempre più tecnologica e giusta nella distribuzione del benessere. Tra le conseguenze della pandemia COVID-19 ci sarà anche una riduzione degli scambi tra paesi e questo, per un paese come l’Italia che ha poche materie prime come gas o idrocarburi ma ampie risorse biologiche (e.g., in ecosistemi agricoli, forestali e marini) e basa la sua economia sulla manifattura, commercio e terziario, può portare a criticità significative e limitare l’economia e gli standard di vita di larga parte della popolazione. Occorre quindi collegare la prospettiva europea sul nuovo Green Deal con quella dell’uso accorto delle risorse naturali anche alla luce di una riduzione delle supply chains globali. In questo quadro il CNR, con la sua rete di Istituti distribuita su tutto il territorio nazionale e competenze in tutti i settori della ricerca, propone di realizzare una caratterizzazione realistica e più possibile quantitativa dell’insieme delle risorse biotiche e abiotiche disponibili nel nostro territorio (anche offshore) attraverso una sintesi di big data nei seguenti settori: (1) Carbon storage e valorizzazione di CO2 in un’ottica di economia circolare; (2) Raw materials; (3) Servizi ecosistemici e biodiversità; (4) Stato del suolo e suo uso sostenibile; (5) Acque sotterranee. In questo contesto, l’IPCF è uno degli Istituti attivi nell’ambito della tematica “Raw materials” e sta contribuendo attraverso studi basati su modeling multi-scala applicati a materiali avanzati sviluppati secondo le priorità della sostenibilità e nella valorizzazione di processi sostenibili.

Parole chiave: Processi sostenibili; Materiali avanzati; Modeling multi-scala