Pardi Luca

Esperienze Lavorative
Tante, quasi tutte interessanti.
Ho lavorato come benzinaio (nel mitico 1973 anno dell’embargo degli Sceicchi). Ho lavorato come personale straordinario all’Istituto Principessa di Piemonte, per l’assistenza all’infanzia nell’estate del 1976. Un’esperienza straordinaria con bambini con gravi handicap mentali e fisici. Poi ho lavorato in una tipografia. Stampavamo giornali e periodici, li impacchettavamo e li portavamo alla Stazione con l’Ape alle 5 di mattina per l’invio agli abbonati. Ho lavorato nella cucina di un ristorante poche settimane perché era troppo caldo. Poi come operaio in un cantiere navale per un anno nel 1979. Ho fatto il sommozzatore nel porto di Cala Galera l’anno successivo, si guadagnava più che bene (più che facendo ricerca sicuramente). Il servizio civile l’ho svolto al centro di documentazione di Pistoia (abbastanza imboscato mentre svolgevo la tesi di laurea). Poi ho deciso di laurearmi e, alla fine, in ritardo ci sono riuscito. A quel punto, avendoci preso gusto, sono rimasto nel gruppo del prof. Dante Gatteschi, nel quale avevo lavorato per la tesi. Un gruppo notevole sia dal punto di vista scientifico che umano, Cristiano Benelli e Andrea Dei erano i senior poi c’era Andrea Caneschi e dopo sono arrivati gli altri, in primis, Roberta Sessoli scienziata di grandi capacità, come del resto Dante, che è stato un privilegio conoscere. Il periodo che va dal 1985 al 1993 è tutto all’interno del gruppo di Gatteschi. Imparo molte cose e familiarizzo con l’idea che la ricerca scientifica sia in effetti una bella cosa. Le prospettive non sono eccezionali, ma il piacere intellettuale è notevole. Lavoro alla caratterizzazione di sistemi magnetici che vengono disegnati sulla base delle idee che fioriscono all’interno del gruppo. I centri paramagnetici che si usano per assemblare i materiali magnetici sono radicali organici stabili (nitronil-nitrossidi e semichinoni) e ioni magnetici dei metalli di transizione e delle terre rare. L’attività è un oscillare fra studio a tavolino, attività sperimentale e quel tanto di calcolo che permetta di creare modelli in grado di descrivere compiutamente il comportamento magnetico dei sistemi. Non siamo teorici, ma neppure sperimentali puri. Apprendo sia tecniche e linguaggi di calcolo che capacità di programmazione e diverse tecniche sperimentali: diffrazione dei raggi X, spettroscopie visibile, IR, NMR, EPR ed altre. Intorno alla fine degli anni ’90 si apre un nuovo filone di ricerca con i cluster di ioni magnetici (il cui rappresentante paradigmatico è il famoso Mn12). Nel 1990 muore mio padre all’età di 75 anni, un lutto che mi porterò dietro per molto tempo. Mio padre, Leo Pardi, era e sarebbe rimasto un punto di riferimento affettivo, culturale e, soprattutto, scientifico. Nel 1993 lascio l’Italia per andare in Francia a Saclay presso il Laboratorie Leon Brillouin con una borsa di studio annuale per applicare le tecniche di diffrazione dei neutroni ai materiali sintetizzati nel laboratorio di Gatteschi. L’esperienza è sicuramente formativa, ma non molto produttiva. I materiali magnetici che si intendono studiare non sono semplicissimi da indagare con le tecniche della neutronica e gli esperimenti sono lunghi e laboriosi. Dopo un breve prolungamento dell’esperienza francese nel febbraio del 1995 sono a Tallahassee, Florida, con una posizione post-doc (io che non sono mai stato doc, ma questa è un’altra storia che racconterò, a chi vuole, davanti al camino), nel laboratorio di EPR ad Alto Campo diretto da Louis-Claude Brunel. In realtà il laboratorio è costituito, nella primavera del 1995, da quattro mura e poco più. C’è da fare tutto, e lo facciamo, con abbastanza soldi e poche persone costruiamo il laboratorio da zero e iniziamo a lavorarci. Questa è probabilmente l’esperienza più utile della mia vita lavorativa (in prospettiva)
Attività di Formazione
Molte non tutte utili.
Attività di Ricerca
Il possibile in relazione ai finanziamenti ricevuti.
Indagini riguardanti la silice cristallina in ambienti di lavoro.
Competenze
Non sta a me giudicare, ma, a questo punto di competenze ne ho molte e sufficientemente consolidate. Il problema è se sono utili o no. Questo è un giudizio che lascio ad altri. Ho una buona conoscenza del magnetismo dei materiali e delle tecniche adatte ad investigarne i dettagli chimico- fisici. Essenzialmente sono diventato uno spettroscopista, ma ho conoscenze in praticamente tutte le tecniche adatte a caratterizzare (absit iniuria verbis) i materiali magnetici inorganici e di origine molecolare. Negli ultimi 12 anni mi sono occupato di energia e sostenibilità convinto del fatto, non che questa sia una buona scelta in termini di ritorni in carriera finanziamenti ecc (cioè non perché pensi che sia la cosa alla moda. Quello che è alla moda è verniciare di verde qualsiasi cosa uno faccia nel suo laboratorio o sul suo computer se è un teorico), ma perché penso che sia responsabilità della Scienza e degli scienziati di occuparsi del problema, premimente rispetto a tutti gli altri, dell’overshoot ecologico e del raggiungimento dei limiti della crescita.
cv_eu_2015_PardiL
Pubblicazioni
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